70 mq | Anno 2017
Un appartamento nel cuore della città che si trasforma e diventa punto di appoggio per viaggiatori e nomadi. Chi vuole trovare lo spirito del posto sicuramente lo respirerà nel suo grande salotto, lasciando entrare attraverso le sue finestre i tetti e la Mole Antonelliana. Ma troverà anche uno spirito internazionale, arredi che arrivano dal mondo ed in particolare da Parigi, città da sempre legata a doppio filo con la capitale sabauda.
La città e l’arte entrano nell’alloggio con le loro suggestioni ed i racconti di storie passate. Di sera si vedono scintillare I numeri rossi della sequenza di Fibonacci, installazione di Mario Merz. Proprio a lui è dedicato questo lavoro, in un continuo rimando giocoso tra le scelte progettuali e la presenza dell’artista.
La forma delle lampade, le strutture degli arredi disegnati su misura, il richiamo ai neon e ad una poesia “mancante” sono tutte allusioni ad un legame che si stringe tra il progetto e le installazioni della città.
Un restauro attento degli elementi preesistenti ha permesso di svelare la bellezza dell’alloggio, nascosta da anni, grazie alla valorizzazione di quegli elementi caratterizzanti che conferiscono all’appartamento un’atmosfera ed uno charme del tuttto particolari.